Giampaolo Conchedda

Giampaolo Conchedda, nato a Nuoro il 13 novembre 1957, è uno dei batteristi  più importanti nel panorama  italiano .

Inizia a suonare a 7 anni, nel 1965, sui fustini del Dixan, insieme al cugino Attilio Soriga  che all’epoca suonava la chitarra e dal 1969 a 13 anni, è con Ico Usai alle tastiere e Battista Giordano alla chitarra nella rock band Le Anidridi.

Inizia da autodidatta lo studio dei rudimenti dai metodi di Buddy Rich e Gene Krupa, costituendo a sedici anni, nel settembre 1973 un trio Jazz con Battista Giordano e Tonino Puddu al basso sostituito in seguito da Guido Chessa, esibendosi a Nuoro all’auditorium del Museo del costume, nel 1975 al Teatro Eliseo in apertura del concerto di Francesco Guccini, alla biblioteca di Benetutti e poi al Teatro Civico di Sassari, questo è il periodo in cui si fa accompagnare in campagna lungo la superstrada per Cagliari, per poter studiare e allenarsi con la batteria senza disturbare nessuno.

Nel 1974 a Nuoro conosce di persona i batteristi Kenny Clarke, Tullio De Piscopo, Gianni Cazzola e Bruno Biriaco per aver prestato loro lo strumento.

Nel 1976 a 18 anni, trasferitosi a Milano, studia alla scuola del “Capolinea” con Enrico Lucchini, unico allievo sardo del compianto maestro.

Professionista nel 1976 a Milano con la band di Al Ventura (organista -pianista di The Rogers, Fred Bongusto, Anna Oxa, Rettore) fino a giugno 1978, a 18 anni suona con lui, nei night club del nord Italia e in Svizzera,come l’Astoria di Sondrio, il Rouge et Noir (poi Papillon) a Parma, La Cascinetta a Padenghe sul Garda, Il Pirata a Bellinzona, il Baby Club di Fidenza e altri, lavorando sette ore a notte, per trenta serate al mese, praticando tutti gli stili, standards di ogni tipo, pop, swing, rock and roll, mambo, cha cha, ballads, dance, liscio, musica italiana, revival e funk.

In qualità di allievo partecipa per dieci giorni a Montecatini Terme nel settembre 1977 a uno dei primi seminari Jazz italiani tenuti dal contrabbassista Bruno Tommaso e dal pianista Enrico Pieranunzi , e l’ anno successivo fa pratica di Marching Band a Firenze e Modena suonando il tamburo militare.

Nel 1980 frequenta i Seminari di Siena Jazz con il maestro Bruno Biriaco, e nei concerti finali degli allievi suona in piazza Salimbeni a Siena con Paolo Fresu e i pianisti Bruno Cesselli, e Antonello Mura anche loro allievi al seminario jazzistico. In quell’anno a Ottobre si reca un paio di volte a Berchidda e Oschiri invitato dallo stesso Fresu e da Antonello Mura, nella sala del Gruppo Carnaval, per suonare jazz e iniziare così una collaborazione, subito dopo è contattato dal gruppo del Coro degli Angeli che ancora si chiamava Sole Nero e parte con loro a Roma per registrare al Cenacolo.

Con Gianni Morandi e il Coro degli Angeli
A proposito del suo ingresso nella band, il giornalista Antonello Contini del quotidiano La Nuova Sardegna ha scritto testualmente: Il salto di qualità, per ciò che riguarda la tecnica strumentale, il gruppo l’ha compiuto con l’ingresso di Giampaolo Conchedda, un batterista nuorese di estrazione jazzistica, che ha studiato per anni, ispirandosi al drumming possente e spettacolare di Billy Cobham e Alphonse Mouzon.

Con la nuova band, Giampaolo a 23 anni registra nel Marzo del 1981 a Roma presso gli studi RCA del Cenacolo e nel 1982, sempre sotto la produzione del maestro Lilli Greco, registra il brano Bon voyage di Jimmy Fontana.

Con la produzione di Mogol registra presso gli studi milanesi de Il Mulino alcune canzoni in inglese, cantate da Andrea Parodi, poi suona con Gianni Morandi nelle tournée in Italia e all’estero (più di 200 concerti) accompagnando anche le cantanti Ombretta Colli e Fiordaliso.

Con Gianni Morandi da ricordare la tournée invernale del 1982 nei Dancing italiani come il Baccarà di Ravenna, il Quasar a Perugia, il Boomerang a Brescia, lo JaBi a Marotta-Pesaro, il Sayonara di Mantova, L’Altro Mondo ad Alba, la tournée teatrale nella primavera del 1983 con i concerti al Teatro Colosseo a Torino, Seven-Up-Flaminio a Roma con la diretta Rai, Teatro Margherita a Genova, Teatro Politeama Rossetti a Trieste, Teatro Politeama a Palermo, Teatro Verdi a Firenze, Teatro Medica a Bologna, Teatro Nazionale a Milano, Teatro Roma a Napoli, Teatro Gran Guardia a Livorno, esibizioni anche nei Casinò di Sanremo e Casinò di Campione, oltre concerti negli stadi a Modena-Stadio Alberto Braglia, Pescara-(Stadio Adriatico), Terni-Stadio Libero Liberati, Viareggio-Stadio dei Pini, Civitavecchia-Stadio Comunale, Ferrara-Stadio Paolo Mazza, Montecatini Terme-Stadio Mariotti, Como-Stadio Giuseppe Sinigaglia, Ragusa-Stadio Comunale, Prato-Stadio Lungobisenzio, Mondolfo(P.U.)-Stadio Longarini, Macerata Sarnano-Stadio Maurelli, Tarquinia-Stadio Cardoni, Grosseto Piancastagnaio-Stadio Comunale, Reggio Calabria Rosarno-Stadio Comunale, e altri, poi la lunga tournée estiva del 1983: Capri, Ischia, Desenzano del Garda, Parco Le Naiadi-Pescara, Arena Libertà a Messina, lo Sferisterio Alessandro Mermet di Alba(CN), Piazza San Giovanni a Roma, Piazza del Palio-Asti, l’Idroscalo di Milano, Giardino Inglese (Palermo), Torino, Fiuggi, Chianciano Terme, Sondrio, Aosta, Rovigo, Udine, Savona, Arezzo, Salerno, Piazza Armerina, Corleone, Saronno, Santa Maria degli Angeli-(PG), Falerna-Catanzaro, Sacile, Rossano Veneto, Bribano, Spresiano[13], Ottaviano, Avigliana, Gattico, Suzzara e altre città.

Il 26 aprile 1983, ancora con Gianni Morandi suona in Svizzera presso gli studi della televisione, dal quale concerto sono stati tratti un DVD e il CD “Live @ RTSI Gianni Morandi”, e con lui partecipa in RAI al rotocalco televisivo Blitz condotto da Gianni Minà e al programma Stars del regista Marco Colangeli, inoltre la Rai ha mandato in onda diverse volte il resoconto dei concerti di Gianni Morandi dei due mesi di tournée in Russia, Lettonia, Ucraina, e Uzbekistan nei megateatri e nei Palaghiaccio in città come Mosca, Kiev, Rostov, Riga, Tashkent,dal titolo Viaggio nel corso di un concerto.

Con il Coro degli Angeli (300 concerti, di cui tanti nel capoluogo sardo), dopo varie ospitate a Rai 3 e presso l’emittente televisiva Videolina, si esibisce una decina di volte come attrazione, al Forte Village di Santa Margherita di Pula e incide nel 1984 una versione del brano The Sound of Silence di Paul Simon e Art Garfunkel con testo di Mogol tradotto in sardo da Antonio Strinna più la nota Nanneddu meu, entrambe presenti su Misterios, poi è la volta di una produzione in lingua inglese di 10 brani intitolata Shangay sempre cantata da Andrea Parodi, con testi scritti da Jennifer Martin.

Altri concerti: il 15 agosto 1984 a Cagliari, nel 1985 il 19 maggio a Sestu, il 26 luglio a Sant’Anna Arresi, il 9 Agosto a Selargius, e il 13 a Villasimius, il 21 settembre 1985 e il 28 giugno 1987 alla Torre di Mariano II in piazza Roma a Oristano, l’11 settembre 1985 nella piazzetta di Porto Cervo concerto organizzato dall’azienda della Birra Peroni, il 17 maggio 1986 concerto al Parco Fausto Noce di Olbia, sempre nel 1986 il 20 settembre a Capoterra, il primo luglio 1987 in Piazza d’Italia (Sassari), il 6 luglio dello stesso anno concerto all’antica fortezza di Alghero, il 7 agosto a Flumini di Quartu e il 31 a Selargius, nel settembre del 1987 suona nei padiglioni della Fiera di Cagliari al concerto per il Festival della birra, il 2 ottobre 1987 a Quartu Sant’Elena, il 17 settembre 1989 ancora a Cagliari per il concerto allo storico Castello,e il 4 settembre 1990 di nuovo a Selargius, per citarne alcuni, mentre è del 1988 l’album Sempre Battisti, il secondo della band, dedicato alle canzoni di Lucio Battisti cantato invece da Andrea Poddighe e Antonio Poddighe. Negli studi Tekno a Sassari registra a fine 1987 sei brani del pianista Pietro Fara e incide nel 1991 l’ ultimo album del Coro degli Angeli, con la presenza in studio del chitarrista Giorgio Cavalli.

1986-2000
Nel Febbraio 1986 registra in studio con Paolo Fresu la canzone di Piero Marras dal titolo Una serata in rima, meglio conosciuta come Diglielo tu, Maria, inserita sull’album Marras in concerto, ma con il trombettista di Berchidda suona anche in altre occasioni come al Palatrussardi di Milano il 23 maggio 1993 in compagnia del chitarrista Vittorio Chessa e di Antonello Salis, e a Siniscola il 30 novembre del 2000 con Antonello Salis e Furio Di Castri.

Frequenta nel 1987 a Roma, per una settimana, il corso sul Funk tenuto da Agostino Marangolo con ospiti Roberto Gatto e Walter Martino.

È in un’orchestra con il trombettista della RAI Giovanni Crasta nel 1988 ma nel 1989, dopo aver “aperto” a Santa Margherita di Pula il concerto degli statunitensi The Platters ed essersi esibito al Teatro Verdi di Sassari con il cantautore Gianni Virdis per la presentazione del disco Bandidu di cui ha suonato la batteria, va in tournée in Italia dal Veneto alla Sicilia con il gruppo rock di Joe Perrino & The Mellowtones e la title/track del disco inciso con Mario Fabiani è per cinque mesi sigla del programma Dopo cena, condotto da Maurizio Costanzo su Videolina nel 1991, registra poi il disco della funk-band degli Ideamare e subito dopo viene chiamato in studio da un’altra band: i “Dorian Gray”.

Con il cantautore Piero Marras suona dal vivo per la prima volta il 16 ottobre 1987 a Santa Teresa Gallura e con lui collabora stabilmente dal 1992 al 1995 suonando anche all’Anfiteatro romano di Cagliari il 19 luglio 1993 nel concerto in memoria di Emanuela Loi e sempre a Cagliari il 6 dicembre 1992 al Teatro Tenda della Fiera nel Concerto per il lavoro oltre che nei 10 concerti sardi Andalas Percorsi Etnici a cui partecipano i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu e il suonatore di launeddas Luigi Lai come a Quartucciu e Pula il 2 agosto e il 25 luglio del 1992, e ad Assemini e Decimomannu il 4 giugno e il 26 settembre del 1993, da ricordare anche i concerti all’anfiteatro Fabrizio De André di Nuoro il 3 settembre 1992 e quello al Bastione di Saint Remy di Cagliari il 25 settembre 1993 e con Marras oltre che suonare in Live, incide i dischi Tumbu e Funtanafrisca, inoltre il brano Istrales suonato da Giampaolo è inserito nel disco con la cantante statunitense Dionne Warwick.

Nel 1997 incide l’album Liberos, rispettatos, uguales con i Kenze Neke compreso il brano Gridu de vittoria interpretato da Francesco Di Giacomo del gruppo Banco del Mutuo Soccorso[24].

Anni 2000
Ai primi del 2001 presenta il suo primo disco solista, Drums Improvisations, un album a impronta jazzistica, un lavoro un po’ atipico che ha ben poco di commerciale, registrato per l’appunto senza l’accompagnamento di nessun altro strumento melodico/armonico.

A Milano il 10 febbraio 2011 presso il Teatro della Luna – Forum d’Assago partecipa all’undicesima edizione de La Lunga notte della Batteria esibendosi con la Big Band Jazz Workshop Orchestra diretta da Marco Goti con la partecipazione di Giancarlo Porro e suonando poi nel gran finale in compagnia di Tullio De Piscopo, Christian Meyer, Ellade Bandini, Walter Calloni,Elio Rivagli, Paolo Pellegatti, Sergio Pescara, Maxx Furian, Derek Wilson, Matteo Mammoliti, Adriano Molinari, Massimo Serra, Bruno Farinelli, Filippo Mignatti, Federico Paulovich, e Martino Malacrida.

Nel numero 34 del mese di Aprile 2015 è stato intervistato per la rivista specializzata Drumset Mag.

Curiosità: il 21 marzo 1991 ospita nel suo studio di Nuoro,il batterista statunitense Dennis Chambers.

A 25 anni a Roma, ha ricevuto i complimenti dall’organista Brian Auger e da Renzo Arbore il 30 aprile 1983, al termine di un concerto con Gianni Morandi al Teatro Seven-Up-Flaminio . Come batterista Giampaolo è citato e fanno riferimento a lui su 10 libri . Da 15 anni la ditta americana Pro-Mark ha immesso sul mercato un modello di bacchette da lui autografate. Ascoltando musica fin da bambino tra Jazz, Rock, Funk, Latin e Big Band, possiede una collezione di duemila album originali, di cui più della metà in vinile. Ha seguito le clinics di Dave Weckl (Milano 1988), Gavin Harrison, Mel Gaynor, Gregg Bissonette e Marco Minneman. Nel 1974-75-76 segue le prime edizioni dei festival di Umbria Jazz e Pescara Jazz. Da ragazzino e sino ai 23 anni è stato proprietario nel corso degli anni, di 4 batterie Hollywood- Meazzi acquistate in terza e quarta mano: una Oceanic blue sparkling con cassa 18″, una Vedette rossa sparkling cassa 18″, una Capitol cassa 20″ e una Atlantic cassa 18″ entrambe rivestite in madreperla rosso striato.

Collaborazioni
Negli anni ha collaborato e suonato con diversi artisti come Battista Giordano, Tonino Puddu, Al Ventura, Michele Perrucci, il maestro Lilli Greco, Gianni Morandi, Mogol, Ombretta Colli, Fiordaliso, Coro degli Angeli, Foffo Bianchi, Michele Santoro, Pietro Fara, Nando Esposito, Andrea Poddighe, Antonio Poddighe, Giorgio Mr. Blues Cavalli, Gianluca Gadau, Margherita Vargiu, Andrea Parodi, Gigi Camedda, Gino Marielli, Fulvio Mancini, Nick LoVallo, Piero Bravin, Giambattista Lizzori, Marcello Todaro, Maurizio Montanesi, Enrico Mancini, Paolo Fresu, Antonello Salis, Furio Di Castri, Vittorio Chessa, Joe Perrino & The Mellowtones, Mick Taras, Kenze Neke, Mario Fabiani, Gemiliano Cabras, Dorian Gray, Gianni Virdis, Piero Marras,Paolo Cocco, Roberto Deidda, Massimiliano Ruiu, Le Balentes, Stefania Liori, Rossella Faa, Cristina Lanzi, Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, Ideamare, Giovanni Crasta, Tony Marino, Gianluca Fadda, Marco Goti, Jazz W. Orchestra, Giancarlo Porro, Gianpiero Casu, Andrea Sechi,Ettore Paglietti, Rostyslav Prachun, Paolo Cartamantiglia e tanti altri. Collabora con Bode s.r.l. in quanto dal 2001 endorser delle bacchette Pro-Mark.

Insegnamento
Ha fondato la sua prima scuola di batteria nel 1980 e ha insegnato in scuole musicali a Nuoro, Orani, Posada, Porto Cervo, Olbia, San Teodoro, Arzachena. Nel 2008 e 2009 è stato docente presso i Licei artistici musicali di Olbia e Tempio Pausania nei Laboratori di batteria e percussione finanziati dalla Comunità europea. Nel 1989 a Cagliari ha tenuto una Masterclass di 5 giorni presso l’ Ybris center e nel 1987 per una settimana ha svolto due seminari strumentali di otto ore al giorno a Nuoro e Macomer.

Discografia
1983 Gianni Morandi – Live @ RTSI Gianni Morandi
1984 Coro degli Angeli – Misterios
1985 Piero Marras – Piero Marras In Concerto
1985 Coro degli Angeli – Johnny / Break down
1986 Coro degli Angeli – Shangay
1987 Piero Marras – Funtanafrisca
1988 Compilation Tekno – Sardegna San Remo ’88
1988 Farah – Goodbye lunedì, Jessica Lange
1989 Coro degli Angeli – Sempre Battisti
1989 Gianni Virdis – Bandidu
1990 Coro degli Angeli – Ma dove sei America
1990 Mario Fabiani – Com’è dura la vita
1991 Ideamare – Dammi, dammi
1991 Dorian Gray – Terapie di linguaggio
1991 Dorian Gray – Shamano
1995 Piero Marras – Tumbu
1997 Coro degli Angeli – Live Concert
1997 Kenze Neke – Liberos, rispettatos, uguales
2000 Kenze Neke – Kenze Neke
2000 Piero Marras – In su cuile ‘e s’anima (con Dionne Warvick)
2001 Giampaolo Conchedda – Drums Improvisations
2013 Joe Perrino – Operaio Romantico
Note

  • Michele Pintore, Giampaolo Conchedda-La batteria, un libro aperto della mia vita, in Sonos e Contos, 30 novembre 2009, pp. 14-15.
  • Face to Face, Drumset Mag, Aprile 2015.
  • Luciano Piras, Acoustic Band, in La Nuova Sardegna, 20 gennaio 2004, pp. 10.
  • Giacomo Serreli Boghes e Sonos, 2003, Libreria universitaria Cagliari.
  • Wladimir Calvisi, 70 Minuti alla batteria, in L’Unione Sarda, 3 maggio 2001.
  • Antonio Bassu, Il Personaggio Giampaolo Conchedda, in La Nuova Sardegna, 27 marzo 1999.
  • Antonio Bassu, Un nuorese sponsor per gli USA, in La Nuova Sardegna, 8 luglio 2001.
  • Antonio Ferrero Cracas 30 anni dopo- una vita da Lupi, 2009, Elena Morea Editore.
  • Antonello Contini, Gli Angeli di Morandi, in La Nuova Sardegna, 18 giugno 1983, pp. 23.
  • Face to face, Drumset Mag, Aprile 2015.
  • Andrea Poddighe e Luigi Murolo …Come un angelo nel sole…, 2007, Zedda editore Cagliari.
  • Franco Mondini, Morandi, il vecchio ragazzo ne ha fatta di strada, in Paese Sera, 23 febbraio 1983.
  • Giancarlo Granziero, Gianni l’eterno, in Il Gazzettino, 20 luglio 1983, pp. 21.
  • Giulietto Chiesa, Morandi prende il Cremlino, in L’Unità, 16 marzo 1983.
  • Fabio Santini, Il diario rosso di Gianni Morandi, in Sorrisi e Canzoni TV, 3 aprile 1983.
  • Col Coro degli Angeli al Festival della birra, in L’Unione Sarda, 19 settembre 1987.
  • Luigi Murolo Andrea Poddighe, …Come un angelo nel sole…, in Zedda Editore (Cagliari), 2007.
  • Amos Mulargia, Siniscola,Concerto con Paolo Fresu, in La Nuova Sardegna, 29 novembre 2000.
  • Antonio Bassu,, Giampaolo Conchedda: La musica nel sangue,, in La Nuova Sardegna, marzo 1999.
  • Concerto in memoria di Emanuela Loi, L’Unione Sarda, 19 luglio 1993.
  • Piero Marras, Concerto per il lavoro, La Nuova Sardegna, 6 dicembre 1992.
  • Francesco Pintore,, La forza di “Tumbu”, in L’Unione Sarda, 6 agosto 2015, pp. 36.
  • Antonio Maccioni, 101 tesori nascosti della Sardegna, 2012, Newton Compton Editori.
  • Pierpaolo Abis, Il meglio dei Kenze Neke, in L’Unione Sarda, 31 ottobre 2000.
  • Tullio De Piscopo Tempo, 2014, Hoepli.
  • Face to face, Drumset Mag, Aprile2015.
  • Antonio Bassu, Un nuorese sponsor per gli USA,, in La Nuova Sardegna, 8 luglio 2001.
  • Face to face, Drumset Mag, Aprile2015.
  • Giampaolo Conchedda tra i maestri della batteria, La Nuova Sardegna, 19 febbraio 2011.

Bibliografia
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Antonio Ferrero Cracas, Trent’anni dopo- Una vita da Lupi, Elena Morea Editore, 2009, ISBN 978-88-95395-43-2.
Gianni Morandi, Diario di un ragazzo italiano, Milano, Rizzoli RCS libri, 2006, ISBN 88-17-01384-6.
Antonio Maccioni, 101 tesori nascosti della Sardegna, Newton Compton Editori, 2012, ISBN 978-88-541-3976-3.
Luciano Piras, Istentales, Nuoro, Edizioni Solinas, 2003.
Luigi Natale, Orizzonti sottili, San Cesario di Lecce, Manni, 2005.
Giacomo Serreli, Sardegna Rock 1960-1990, Cagliari, 1991.
Giacomo Serreli, Boghes e Sonos, Libreria universitaria Cagliari, 2003.
Andrea Poddighe e Luigi Murolo, …Come un angelo nel sole…, Cagliari, Zedda editore, 2007.
Marco Mei, Trent’anni dopo, Firenze, Mei, 2009.
Fabio Santini, Il diario rosso di Gianni Morandi, in Sorrisi e CanzoniTV, 3 aprile 1983, pp. 34-38.
Antonio Bassu, Un nuorese sponsor per gli USA, in La Nuova Sardegna, 8 luglio 2001, p. 24.
Giulietto Chiesa, Morandi prende il Cremlino, in L’Unità, 16 marzo 1983.
Vladimir Calvisi, Settanta minuti alla batteria, in L’Unione Sarda, 3 maggio 2001, p. 21.
Amos Mulargia, Siniscola concerto di Paolo Fresu, in La Nuova Sardegna, 29 novembre 2000, p. 25.